Istruzioni per l’uso e la manutenzione
Istruzioni per l’uso, la pulizia e la manutenzione di finestre e porte
Installazione (montaggio)
Le finestre MIK sono installate con cura, precisione e professionalità. Tutti gli elementi in PVC dispongono di fori di montaggio predisposti in fabbrica per il fissaggio delle finestre alla parete; inoltre, le finestre sono sigillate lungo il perimetro con una schiuma di poliuretano, che funge da isolante termico tra l’elemento e la parete.
Se la muratura o i lavori di completamento sono programmati dopo l’installazione delle finestre, tutte le parti visibili di ferramenta, vetro, telaio, anta e maniglia devono essere adeguatamente protette da danni e polvere. A causa della segatura o delle particelle di ferro che possono formarsi durante l’installazione o di altri lavori artigianali eseguiti sulla costruzione, possono crearsi macchie di ruggine nella parte inferiore della cornice, che non sono oggetto di reclamo.
Dopo il montaggio finale degli elementi in PVC (soprattutto nelle nuove costruzioni) ossia vari lavori grezzi, il montatore, con l’ausilio di un aspirapolvere con attacco appuntito e un panno umido, deve pulire in particolare l’interno delle cornici.
Una volta completato il montaggio dei serramenti in PVC, il montatore è obbligato a rimuovere la pellicola protettiva dai profili. Solo su richiesta del cliente il montatore può lasciare la pellicola sugli elementi in PVC, che sarà successivamente rimossa dal cliente stesso.
Si prega di notare che la pellicola protettiva deve essere rimossa entro e non oltre tre mesi dal montaggio, altrimenti risulta difficile da staccare e decliniamo ogni responsabilità per gli eventuali residui di adesivo sui profili! La pellicola sui profili non protegge gli infissi da possibili danni causati da altro personale che lavora nell’edificio.
È dovere dei singoli appaltatori proteggere gli elementi. Tutti i danni fisici verificatisi dopo il montaggio dei serramenti in PVC non sono oggetto di reclamo.
Maneggio di finestre o porte
Assicuratevi che la maniglia per aprire e chiudere sia sempre e solo in posizione verticale, verso l’alto o verso il basso, oppure in posizione orizzontale.
Le posizioni intermedie possono causare malfunzionamenti e danni alla ferramenta (unica eccezione è la ferramenta per l’apertura in più fasi).
Manutenzione della ferramenta
In condizioni normali, lubrificate le parti mobili della ferramenta una volta l’anno con prodotti adeguati – i kit di manutenzione possono essere acquistati presso l’azienda MIK. In caso di scarsa mobilità della ferramenta, è necessario lubrificarla preventivamente. In condizioni estreme, come alta umidità (bagno o cucina) e/o molto sporco (industria, luoghi con tanta polvere…), le parti mobili della ferramenta vanno controllate e lubrificate ogni sei mesi, se non addirittura più spesso.
Chiudere e socchiudere la finestra
La ferramenta ha la possibilità di regolare l’apertura, ossia la forza di tenuta. Potete provvedere da soli alle regolazioni minori con appropriate chiavi esagonali e lasciare che i nostri esperti professionisti si occupino di quelle maggiori. Saranno lieti di assistervi. Noi giudicheremo più facilmente cosa è necessario fare.
In nessuna circostanza deve essere inserito nulla (ad esempio un pezzo di legno, carta, ecc.) tra il telaio della finestra e l’anta per impedire la chiusura della finestra. È possibile che si verifichino malfunzionamenti o danni alla finestra, in particolare alle singole parti della ferramenta.
Lavori di manutenzione
Siamo lieti di assistervi nella manutenzione delle vostre finestre. In caso di inceppamenti, per evitare danni maggiori siete pregati di contattarci il prima possibile, al fine di eseguire i necessari lavori di manutenzione o regolazione.
Pulizia dei telai
Normalmente, lo sporco dai telai delle finestre può essere facilmente rimosso con acqua tiepida, a cui è stato aggiunto un po’ di detersivo per piatti o vetri. Non utilizzare in alcun caso agenti abrasivi o panni asciutti polverosi o simili oggetti ruvidi, poiché il trattamento superficiale dei profili potrebbe danneggiarsi.
I telai sporchi possono essere puliti facilmente con un detergente speciale (COSMOFEN), che potete acquistare anche da noi.
Guarnizioni
Le guarnizioni presenti lungo il perimetro dell’anta e del telaio della finestra richiedono una pulizia regolare e la rimozione di polvere e altro sporco.
Se avete estratto accidentalmente la guarnizione dalla sua guida, è possibile reinserirla spingendola con il pollice nella scanalatura, partendo dal punto in cui la guarnizione è ancora correttamente inserita. Non utilizzare oggetti appuntiti, per evitare di daneggiare la guarnizione. Prima dell’inverno, si consiglia di lubrificare le guarnizioni con glicerina.
Severamente vietato
In nessun caso si deve ricorrere a detergenti e lucidanti che contengono solventi, poiché possono danneggiare lo strato superficiale del PVC.
L’avvertenza si applica soprattutto ai solventi per unghie o ai cosiddetti “diluenti” per vernici o detergenti non professionali per materie plastiche.
Vetro
A differenza di quanto accade con i vecchi vetri singoli, le immagini attraverso i moderni vetri isolanti sono chiare e non distorte, il che può essere attribuito alla superficie molto liscia del vetro. In casi di illuminazione speciale (sotto speciali angoli di incidenza) dei raggi solari, è possibile ammirare addirittura i colori dell’arcobaleno sui vetri paralleli e piatti (fenomeno di interferenza).
Questo fenomeno fisico non è un difetto in termini di qualità e pertanto non è oggetto di reclamo. Il vetro isolante è costituito da due o più lastre di vetro. Tra le lastre di vetro c’è aria secca o gas speciale. Sui bordi, il vetro isolante è sigillato con un prodotto speciale e un distanziatore (mastice), affinché l’acqua e l’umidità non penetrino nello spazio tra i vetri.
L’elevata capacità isolante del vetro è dovuta alla bassa conduttività termica dell’aria ossia del gas presente nello spazio tra i vetri, e al rivestimento isolante aggiuntivo.
Con differenze di temperatura maggiori e dimensioni maggiori del vetro con croci, le croci possono piegarsi verso l’interno o verso l’esterno. I distanziatori, in particolare nei vetri con gas, non sono montati grazie alla tecnologia di montaggio a croce.
Pulizia del vetro
Il vetro, che fa parte della facciata, è esposto allo sporco sia naturale che artificiale. Se lo sporco ordinario viene rimosso a intervalli regolari con i normali metodi di pulizia, ciò non costituisce un problema per il vetro. A causa del tempo, della posizione, del clima e delle condizioni dell’edificio, potrebbe verificarsi un accumulo di sporco chimico e fisico più accentuato sul vetro. In questi casi, la pulizia deve essere eseguita in modo professionale e tempestivo.
Al fine di, se non prevenire, almeno ridurre lo sporco, forniamo spiegazioni e istruzioni scritte su come pulire in modo professionale e corretto i vari tipi di vetro. Durante i lavori di costruzione dobbiamo sostanzialmente evitare che il vetro installato venga a contatto con lo sporco aggressivo. Se ciò accade, tuttavia, va rimosso immediatamente con un agente non aggressivo. Particolarmente pericolosi sono il fango, l’intonaco e la malta.
Si tratta di sostanze molto alcaline che possono corrodere il vetro. Se non sono rimosse immediatamente con tanta acqua, il vetro potrebbe perdere lucentezza e trasparenza. I residui polverosi e a grana fine devono essere tolti dal vetro da un esperto, ma in nessun caso va utilizzato un procedimento a secco.
Particolare attenzione va prestata da chi effettuerà interventi a mano sulla costruzione, specie dopo il completamento delle vetrate. La formazione di sporco può essere ridotta al minimo, se le singole fasi del lavoro sono adeguatamente pianificate o se vengono impiegate misure di protezione, laddove necessario (ad esempio, teli protettivi davanti a finestre o superfici di facciate).
Lo scopo della cosiddetta “prima pulizia” di un edificio è di rimuovere lo sporco formatosi in concomitanza con l’esecuzione dei lavori, ma non riguarda tutto lo sporco che si è accumulato durante l’intera costruzione.
Affinché il vetro mantenga le sue proprietà per tutto il suo ciclo di vita, deve essere pulito regolarmente in modo appropriato e a intervalli appropriati.
Le seguenti istruzioni per la pulizia si applicano a tutti i tipi di vetro installati negli edifici. Nella pulizia del vetro dovremmo sempre usare grandi quantità di liquido, preferibilmente acqua pulita. In questo modo eviteremo che particelle solide di sporco sfreghino le superfici in vetro.
Come strumento manuale possiamo utilizzare una spugna morbida e pulita, una pelle di daino o del materiale artificiale oppure prodotti appositi per la rimozione dell’acqua (lavavetri). Per una pulizia più efficace, possiamo aggiungere all’acqua del detergente neutro o un normale detergente per vetri utilizzato in casa. Solventi come alcol o isopropanolo servono a rimuovere il grasso. Tra tutti i detergenti chimici, dovremmo sostanzialmente evitare quelli che contengono sostanze alcaline, acidi o elementi associabili al fluoro.
L’uso di strumenti metallici appuntiti o affilati (coltelli, rasoi) può causare graffi sulle superfici in vetro. Se, durante la pulizia dello sporco, ci accorgiamo che stiamo danneggiando il vetro, dobbiamo immediatamente interrompere l’intervento e rivolgerci al fornitore. Il vetro che è stato trattato in modo speciale o presenta un rivestimento funzionale sulla superficie esterna è un prodotto di alta qualità che richiede particolare attenzione durante la pulizia.
I danni provocati da una scorretta pulizia sono particolarmente evidenti su questo tipo di vetri e, al tempo stesso, possono ridurne la funzionalità. Quando si utilizzano lucidatrici portatili per rimuovere i danni alle superfici in vetro, dobbiamo essere consapevoli che la lucidatura rimuove una cospicua quantità di vetro. Ciò può causare una distorsione ottica (nota anche come “effetto lente”). L’uso delle lucidatrici è assolutamente vietato per i vetri lavorati e i vetri rivestiti.
La successiva lucidatura del vetro temperato può ridurne la resistenza, il che può ridurre la sicurezza dell’elemento da costruzione.
Acqua di condensa
In particolari condizioni climatiche può crearsi della condensa sul vetro, sulla cornice o su altri elementi degli infissi.
Esaminiamo due esempi tratti dalla vita di tutti i giorni. Prendete una bottiglia dal frigo e mettetela sul tavolo. Vedrete la bottiglia appannarsi in breve tempo. Le lenti degli occhiali si appannano non appena dall’esterno entrate in una stanza riscaldata. Ciò è dovuto al fatto che l’aria calda può assorbire molta più umidità rispetto a quella fredda.
Quando l’aria calda incontra una superficie fredda, l’aria si raffredda e la quantità di umidità in eccedenza viene eliminata. Si presenta sotto forma di umidità/acqua di condensa.
Questo fenomeno è particolarmente evidente quando si incontrano un alto tasso di umidità e una bassa temperatura esterna. L’umidità è più alta in bagno, cucina ecc. Una corretta ventilazione, se possibile, è la condizione preliminare affinché questo fenomeno non si verifichi.
Ventilazione corretta
Le vostre nuove finestre MIK hanno una tenuta significativamente migliore di quelle cui siete abituati. Di conseguenza, le vostre stanze non sono più costantemente sottoposte a fastidiosi spifferi da finestre e porte. Ora potete arieggiarle secondo le vostre esigenze. Il sudore, rilasciato più o meno costantemente dal nostro corpo, l’umidità nell’aria espirata, il vapore generato dalla cottura dei cibi e dal lavaggio dei piatti… Sono tutti fenomeni che influiscono negativamente sull’umidità relativa dell’abitazione. Solo durante il sonno una persona espelle da 1 a 2 litri d’acqua in una notte.
Una regolare ventilazione degli ambienti interni previene un’eccessiva umidità e la formazione di muffe. Ciò aumenta anche la durata di vernici, carte da parati, rivestimenti, casseforme, pavimenti e mobili. Arieggiate brevemente, ma intensamente, preferibilmente spalancando due finestre (porte) opposte fra loro. Sono sufficienti circa 5 minuti di arieggiamento (a seconda della temperatura esterna).
Potete facilmente regolarne la durata della ventilazione nei periodi freddi. Se aprite la finestra, il vetro esterno freddo si appanna immediatamente. Non appena l’appannamento scompare e la superficie del vetro è nuovamente asciutta, chiudete la finestra.
Nel frattempo, l’aria viziata è stata sostituita con aria fresca e le pareti e i mobili non si sono ancora raffreddati. Un arieggiamento troppo lungo raffredda inutilmente pareti e mobili, e non serve a niente.
Ventilate i locali (a seconda dell’utilizzo) da 2 a 3 volte al giorno. Mentre le finestre sono completamente aperte, spegnete il riscaldamento e riaccendetelo dopo l’arieggiamento. L’apertura costante dell’anta della finestra, anche in posizione a ribalta, non è sufficiente per un’efficace ventilazione. L’arieggiamento deve essere effettuato esclusivamente con aria dall’esterno, perché l’aria fredda può assorbire solo pochissima acqua.
Non fate mai circolare l’aria umida da una stanza a un’altra, ma sempre direttamente fuori dell’edificio! Una volta chiusa la finestra, l’aria fresca all’interno si riscalda in pochi minuti per il calore accumulato nelle pareti. Una finestra appannata è un segnale per l’arieggiamento, poiché l’umidità interna è troppo alta. La ventilazione garantisce anche un clima piacevole e uniforme nell’alloggio.
Rugiada esterna – condensa sulla parte esterna della finestra
Occasionalmente si può formare della rugiada sulle finestre esterne, soprattutto in caso di elevata umidità mattutina. Non si tratta di un errore o un difetto, ma una prova dell’elevata protezione termica del vetro e delle sue ottime caratteristiche. L’isolamento tra il vetro esterno e quello interno funziona, il calore del riscaldamento rimane nella stanza e il vetro esterno si mantiene fresco.
È la condizione di base per la quale occasionalmente si forma la rugiada. Specie nelle zone con maggiore umidità nell’aria, al mattino può accadere che l’aria si riscaldi più velocemente del vetro delle finestre. Ciò provoca condensa sui vetri esterni. Fondamentalmente, è come quando si forma la rugiada sull’erba.
Bagnabilità delle superfici in vetro
La bagnabilità delle superfici in vetro non è sempre la stessa. Il contatto con rulli di produzione, dita, carta campione, ventose, etichette, residui di guarnizioni, componenti in silicone, lubrificanti o agenti ambientali può causare cambiamenti minimi nella struttura della superficie del vetro.
Quando i vetri sono bagnati a causa della condensa, della pioggia o della pulizia, la rifrazione della luce su tali superfici alterate è diversa e sono visibili tracce di impronte. Quando il vetro si asciuga, le impronte scompaiono.
Frattura termica
Quando la temperatura aumenta di 50 °C, un vetro di 1 metro si allunga di circa 0,5 mm. Questo “allungamento termico” non è pericoloso, se il vetro viene riscaldato in modo uniforme su tutta la superficie. È vero il contrario, se il vetro non viene riscaldato in modo uniforme: allora, alcune zone si allungano di più e altre di meno.
Ciò si traduce in sollecitazioni interne del vetro. Queste sollecitazioni “termiche” sono tanto più intense quanto maggiore è la differenza di temperatura all’interno del vetro. Molte volte, una parte del vetro è esposta a una forte luce solare, mentre l’altra parte del vetro è all’ombra.
I vetri “parzialmente ombreggiati” si riscaldano comunque, ma in modo non uniforme. Solitamente il vetro float trasparente “resiste” ossia sopporta una differenza di temperatura di circa 40 °C.
Se il riscaldamento non uniforme del vetro provoca una maggiore differenza di temperatura, è possibile che si rompa. Un simile tipo di frattura non è oggetto di reclamo.
Istruzioni per l’installazione dei davanzali in alluminio
Quando si montano i davanzali esterni in alluminio, è importante che le estremità non risultino schiacciate. I clienti sono tenuti a segnalarlo all’addetto alla facciata sia quando questa viene realizzata attorno a un davanzale già installato da noi, sia quando i davanzali in alluminio sono installati in fase di realizzazione della facciata stessa.
In caso di compressione delle estremità, il davanzale può accusare delle tensioni, il che non è segno di un montaggio scorretto, ma di un successivo errore imputabile all’addetto alla facciata. Il davanzale devierà dal parapetto in caso di alte temperature. L’estensione di un davanzale in alluminio di un metro a 50 °C è di circa 2 mm. L’estremità del davanzale in alluminio può essere coperta fino a un massimo di 5 mm ossia alla metà della larghezza dell’estremità.
L’addetto alla facciata deve anche evitare che l’isolamento non prema sul davanzale. Le conseguenze possono essere un sollevamento del davanzale, che fa perdere l’inclinazione, favorendo il ristagno dell’acqua. L’inclinazione del davanzale esterno dovrebbe misurare 6°. Si consiglia al cliente di comunicare all’addetto alla facciata di realizzare un giunto elastico in modo permanente tra il davanzale e la facciata, garantendo così una tenuta stagna.
È anche importante segnalare la necessità di proteggere i davanzali prima dell’esecuzione della facciata. L’emulsione per facciate agisce in modo molto aggressivo e nei davanzali in alluminio potrebbe causare un cambiamento di colorazione, che non può essere oggetto di reclamo. Quando si montano i davanzali in pietra o in pietra artificiale, la superficie del davanzale può diventare opaca a contatto con l’emulsione, il che non può ugualmente essere oggetto di reclamo. È inoltre necessario proteggere i davanzali dalla caduta di materiale da costruzione (adesivo per facciate, intonaco, strato di finitura ecc.). Anche la pulizia di materiali incrostati può danneggiare i davanzali.
Il nastro adesivo utilizzato come protezione durante il montaggio è destinato solo a una protezione a breve termine degli elementi. L’esposizione prolungata agli agenti atmosferici può causare una flessione o uno scrostamento della vernice. Per la pulizia degli elementi verniciati, si consiglia di utilizzare detergenti non aggressivi che non contengano ingredienti (acidi) che potrebbero intaccare la vernice o provocarne un distaccamento dalla base. Tali danni non sono oggetto di reclamo.
Istruzioni per l’installazione delle veneziane esterne
Al fine di garantire un montaggio tempestivo e di qualità, vi forniamo in allegato alcune informazioni sul montaggio delle veneziane esterne:
- il montaggio dei supporti a sbalzo e delle maschere antecedenti la realizzazione della facciata sull’edificio vanno eseguiti insieme al montaggio degli elementi in PVC (fase 1),
- la misurazione delle veneziane esterne può essere eseguita prima della realizzazione dello strato finale della facciata oppure dopo il suo completamento, previa comunicazione al cliente (fase 2),
- realizzazione di veneziane in produzione; la scadenza per il programma standard dovrebbe essere di due o tre settimane dalle misurazioni (fase 3),
- montaggio di veneziane presso il cliente, previo accordo o su richiesta dello stesso (fase 4).
Vi preghiamo di informarci tempestivamente sulle condizioni della vostra struttura ossia sulla possibile prosecuzione dei lavori, in modo da metterci nelle condizioni di rispettare le scadenze concordate. In fase di incollaggio della facciata o di realizzazione degli intonaci, qualora sia previsto il successivo montaggio di veneziane esterne, è necessario considerare la sovrapposizione massima degli elementi in PVC, che non deve superare i 5 mm.
In caso contrario, il montaggio delle veneziane esterne non sarà possibile, poiché il monocomando risulterebbe o troppo vicino all’anta o sull’anta stessa. Quando si incolla la facciata su maschere nascoste, è necessario mantenere una distanza di 120 mm tra il lato anteriore della maschera e il telaio della finestra, in modo che non si attacchi alla maschera dopo l’installazione del rivestimento lamellare.
Istruzioni per il collegamento di dispositivi elettrici
Collegamento elettrico dell’avvolgibile all’interruttore
- Non va installato alcun interruttore per il controllo del motore che gli consenta di funzionare simultaneamente SU e GIÙ.
- Non è consentito installare più di un motore su ogni interruttore.
- In caso di collegamento diverso, utilizzare le istruzioni originali del produttore fornite. Le istruzioni sono incluse al sistema installato.
- Si consiglia di utilizzare cavi di alimentazione da 1,5 mm2.
- Il cavo del motore dell’avvolgibile integrato deve essere inserito nella scatola di giunzione tramite un tubo flessibile, in caso di eventuale sostituzione del motore.
Collegamento elettrico dell’avvolgibile al ricevitore remoto
- Gli avvolgibili con ricevitore remoto possono essere azionati solo con il telecomando originale.
- In caso di collegamento diverso, utilizzare le istruzioni originali del produttore fornite.
- Si consiglia di utilizzare cavi di alimentazione da 1,5 mm2.
- Il cavo del motore dell’avvolgibile integrato deve essere inserito nella scatola di giunzione tramite un tubo flessibile, in caso di eventuale sostituzione del motore.
Collegamento del ricevitore elettrico della porta d’ingresso
In caso di diversa combinazione dell’uso del ricevitore elettrico, è necessario seguire le istruzioni del produttore originale.
Collegamento elettrico di MIKrovent 100
Il sistema MIKrovent 100 va collegato a una rete elettrica da 230 V/50 Hz secondo le istruzioni fornite insieme al dispositivo.
Gli installatori dell’azienda MIK, d.o.o. non eseguono il collegamento alla rete elettrica. Il collegamento deve essere eseguito da un elettricista qualificato. Il montaggio e il collegamento devono essere eseguiti in assenza di tensione elettrica.
MIK, d.o.o. non è responsabile per l’eventuale collegamento scorretto alla rete elettrica in loco. Le componenti elettriche danneggiate non sono oggetto di reclamo.
Istruzioni per il collegamento delle veneziane esterne
- Dopo il montaggio, la spina di alimentazione della veneziana deve rimanere accessibile.
- Non va installato alcun interruttore per il controllo del motore che gli consenta di funzionare simultaneamente su e giù.
- In caso di collegamento diverso, utilizzare le istruzioni originali del produttore fornite. Le istruzioni sono incluse al sistema installato.
- L’interfaccia remota può essere utilizzata solo ed esclusivamente con il telecomando originale.
- La combinazione di un’interfaccia remota e un interruttore a parete non è realizzabile.
AVVISO IMPORTANTE
Non è consentito collegare due o più motori in parallelo a un interruttore unipolare. In caso di tensione inversa di un condensatore, esiste la concreta possibilità che i motori collegati in parallelo si brucino.